Il progetto di rilancio, che verrà attuato fin dai primi giorni di novembre, prevede, oltre alla gestione del laboratorio agroalimentare con analisi chimiche (su vino, olio, acque e terre) e microbiologiche (su tamponi di superfici per il controllo delle operazioni di pulizia e sanificazione), consulenze ad imprese della filiera agroalimentare (dalle aziende agricole, vitivinicole, ai ristoranti, alle pasticcerie, frantoi, ecc.) con redazione piani di autocontrollo HACCP, manuali di rintracciabilità, documenti di valutazione dei rischi, registri enologici, pratiche per autorizzazioni agli scarichi, ecc. grazie a collaborazioni con professionisti del territorio, regolarmente iscritti in albi professionali, avendo come obiettivo principale la qualità della prestazione al minor costo e occupazione.
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