Il Vin Santo di Montefollonico e i Prodotti dell'Apicoltura tra le DEnominazioni Comunali d'Origine di Torrita di Siena
L'Amministrazione Comunale di Torrita di Siena ha scelto di tutelare due prodotti tipici del proprio territorio, iscrivendo come De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) il Vinsanto di Montefollonico e i Prodotti dell'Apicoltura Torritese. Il Sindaco Giacomo Grazi, insieme a tutta l’Amministrazione, nell'ottica di salvaguardare non solo i prodotti ma due pratiche tradizionali di Torrita, ha affidato a Qualità e Sviluppo Rurale srl – società che si è distinta negli ultimi anni per le attività di ricerca e valorizzazione del territorio della Valdichiana e dei suoi prodotti agroalimentari – l'incarico di redigere i disciplinari di produzione che consentiranno, a quanti ne faranno richiesta e soddisferanno i requisiti, di ottenere il marchio “De.C.O. Torrita di Siena” sul proprio prodotto. Tale marchio non corrisponde a una DOP o IGP, ma è un'attestazione che garantisce al consumatore che quel prodotto ha origine nel territorio di Torrita di Siena e che è stato preparato secondo regole e pratiche tradizionali.
Il gruppo di lavoro di Qualità e Sviluppo Rurale, composto dal prof. Stefano Biagiotti, dell'Università Telematica Pegaso, e dal dott. Filippo Masina, ha svolto un'attività di ricerca su questi due prodotti passando poi alla fase di concertazione e condivisione con i produttori torritesi o, nel caso del Vinsanto, montefollonichesi. Proprio con il Vinsanto tradizionalmente prodotto nella frazione ha preso il via l'attività sulle De.C.O. di Torrita, dapprima presentando l'iniziativa durante la serata di premiazione del concorso “Lo gradireste un goccio di Vinsanto?”, nello scorso dicembre, quindi lavorando su una prima bozza di disciplinare che è stata in seguito raffinata grazie al confronto con i produttori di Montefollonico, quasi tutti amatoriali, i quali hanno consentito di precisare tutti gli aspetti tradizionali della produzione, esaltandone quindi la specificità. Il “Borgo del Vinsanto”, come Montefollonico è noto, ha quindi ottenuto un importante riconoscimento per questa propria peculiare tradizione: il disciplinare, peraltro, delimita l'areale di produzione entro i confini dell'antico marchesato di Montefollonico, garantendo l'origine.
In seguito, tra i mesi di marzo e aprile, Qualità e Sviluppo Rurale si è occupata dell'Apicoltura Torritese, un'altra tradizione del territorio, di grande importanza anche sotto il profilo ecologico e della biodiversità considerato il ruolo delle api nell'ecosistema. Consuetudine antichissima, quella dell'apicoltura, praticata sul territorio torritese fin dall'epoca etrusca e proseguita fino ai giorni nostri. Si tratta anche in questo caso di una produzione limitata, “di nicchia”, ma proprio per questo meritevole di essere conosciuta e salvaguardata. Attualmente gli apicoltori torritesi producono in grande prevalenza miele – in molte varietà: millefiori, girasole, erica (anche nota come “scopo del bosco”), ciliegio, acacia, trifoglio, fiore di cipolla, grano saraceno, sulla, coriandolo, erba medica, melata di quercia – ma tutti possiedono le potenzialità per espandere il proprio ventaglio di prodotti (cera, pappa reale, propoli, polline).
La volontà politica dell'amministrazione comunale di Torrita, unita alla consolidata esperienza del team di Qualità e Sviluppo Rurale sugli aspetti della valorizzazione e sviluppo territoriale, ha ottenuto come risultato quello di tutelare due produzioni tipiche e due know-how specifici, nell'ottica di sostenere i produttori e salvaguardare conoscenze e tradizioni che non devono e non possono andare perdute.