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LA NUTRIA TRANSITA NELLE SPECIE NOCIVE

La nutria lascia il suo status di “fauna selvatica” per transitare nello status di “specie nociva”; questo è quanto chiarito dalla Nota Circolare Interministeriale in applicazione alla L. 116/2014.
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La nutria (Myocastor coypus), detta anche comunemente castorino, con la Legge 11 agosto 2014 n. 116, non è più classificata come “fauna selvatica” bensì come “specie nociva”.
Il passaggio a “specie nociva” produrrà due effetti:
a) trasferire la competenza sulla gestione delle nutrie, attualmente in capo alle Regioni e alle Province, ai Comuni;
b) consentire nella gestione delle problematiche relative al sovrappopolamento delle nutrie, l’utilizzo di tutti gli strumenti sinora impiegati per le specie nocive (non solo per il contenimento, ma anche per l’eliminazione totale di questi animali analogamente a quanto si fa nelle derattizzazioni).
Nella Nota Circolare Interministeriale prot. DG DISR n. 21814 del 31/10/2014 e DGSAF n. 22732 del 31/10/2014, si legge: “Tenuto conto che alcuni Enti locali hanno già intrapreso azioni finalizzate all’attuazione dei piani di controllo delle nutrie, si richiama l’attenzione nella predisposizione di linee guida per la gestione delle problematiche connesse al sovrappopolamento delle nutrie, sui seguenti punti:
- necessità di una valutazione demografica della popolazione delle nutrie sul proprio territorio di competenza;
- opportunità di piani di controllo, anche in forma consortile di Comuni, che richiamino le norme tecniche predisposte dall’ISPRA, ivi comprese le tecniche di cattura (trappolaggio, ecc.), tecniche di abbattimento e smaltimento delle carcasse nel rispetto della normativa vigente, eventualmente individuando sistemi alternativi alla distruzione;
- non applicabilità della legge 20 luglio 2004, n.189, recante “Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate”, in forza del fatto che il richiamato decreto- legge n. 91 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 116 del 2014 ha escluso le nutrie dal novero della fauna selvatica e quindi dalle specie oggetto di tutela, disciplinata invece dalla legge n. 157 del 1992. “.

A questo punto è necessario che i comuni, anche in forma consortile, provvedano ad una valutazione demografica della popolazione del Myocastor coypus, mediante censimenti, allo studio e alla predisposizione di piani di controllo.
Inizierà, per le Amministrazioni Comunali, un periodo contraddistinto di concertazioni e condivisioni tra tutti i portatori di interesse (agricoltori, cacciatori, ambientalisti, ecc.) e la necessità di affidare l’incarico a professionisti della gestione dell’ambiente per addivenire ad un piano di censimento e di controllo.

Per maggiori approfondimenti vedasi link del Ministero delle Politiche Agricole http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/8109 .